Il tuo bambino soffre di rigurgiti dopo ogni pasto, piange, è molto agitato e nervoso e vuole stare sempre in braccio? Cara mamma, la situazione non deve essere facile, soprattutto se non hai ancora trovato una spiegazione alla sua condizione. Se a questo si aggiunge anche che dorme molto poco e non prende peso come dovrebbe, è possibile che soffra di reflusso gastroesofageo.
Questi disturbi, che colpiscono tipicamente il neonato con reflusso, se riconosciuti, possono diventare motivo per iniziare gli accertamenti ed escludere eventuali patologie. Capita, però, che a questi sintomi non venga data la giusta attenzione e, soprattutto, che non vengano considerati probabili segnali di reflusso nel neonato. Ecco perché è importante saperli individuare per potersi, poi, rivolgere a un medico e intervenire.
Ma come aiutarlo a stare meglio nella vita di tutti i giorni, prima di arrivare alla diagnosi? Esistono alcuni accorgimenti pratici, continua a leggere per scoprirli!
Neonato con reflusso: come riconoscere i sintomi
È sempre complicato interpretare il malessere dei neonati, perché l’unico mezzo che hanno per comunicare il loro disagio è il pianto. Ogni tipologia di pianto ci racconta un messaggio differente e per una neomamma al primo figlio saperli leggere è, forse, più difficile. Quando si ha a che fare con un neonato con reflusso, capita che molti genitori confondano i segnali che lancia. Per questo vogliamo darti alcune indicazioni per riconoscere eventuali sintomi di reflusso nel tuo bambino.
I primi a cui fare attenzione emergono nella quotidianità: per esempio, il bimbo è costantemente agitato, infastidito o irrequieto? Questo può dipendere dal fatto che prova dolore in fase di digestione, ma non solo: altre possibili cause le trovi in questo approfondimento.
Cosa fare se riconosci alcuni di questi segnali anche in tuo figlio? Lo step successivo è contattare il pediatra e adottare alcune soluzioni pratiche per alleviare i sintomi.
Neonato con reflusso: esiste una cura definitiva?
La gestione del bambino con reflusso gastroesofageo non è semplice ed è normale chiedersi se esiste una terapia e se la condizione del bimbo migliorerà.
Partiamo dal presupposto che il reflusso nel neonato può essere riconducibile a una serie di fattori, di cui il principale è lo sviluppo del cardias. È un disturbo, quindi, legato al funzionamento di esofago e stomaco e va diagnosticato con una serie di esami.
“Ma come risolvere il problema?” Tendenzialmente il reflusso si risolve spontaneamente tra i 12 e i 18 mesi: la situazione, quindi, migliorerà con il tempo e con la sua crescita.
Ci rendiamo conto, però, che un anno e mezzo è un periodo lungo e complicato. Soprattutto se vedi il tuo bambino soffrire e se anche voi genitori risentite del suo malessere. Esistono però alcuni accorgimenti pratici che, in sinergia con la terapia medicale, possono alleviare il suo fastidio nella quotidianità. Vediamoli insieme!
3 consigli pratici per prenderti cura del tuo bimbo
La soluzione più immediata ed efficace prevede un’azione “fisica”: evitare che il cibo risalga lungo l’esofago e che il bambino, quindi, rigurgiti. Per fare ciò, è importante facilitare la digestione del piccolo tenendolo in posizione eretta il più possibile, perché la posizione supina potrebbe favorire il reflusso.
- Prepara i suoi pasti con quantità meno abbondanti ma in somministrazioni più frequenti.
- Cerca di far mantenere al tuo bimbo una posizione eretta dopo aver mangiato.
- Opta per la terapia posturale con fascia o marsupio con la pratica del babywearing.
Questi pochi semplici accorgimenti ti permettono di non doverlo tenere sempre in braccio, ma anzi, ti aiutano a gestire la tua giornata con serenità.
Prendersi cura di un neonato con reflusso è molto stancante e necessita di molta energia, fisica e mentale, da parte dei genitori. Questo vale soprattutto per la mamma: ecco perché è fondamentale prendersi cura anche della sua salute.
Mamma di un neonato con reflusso: come possiamo aiutarti?
“Mamma, come stai?”: questa è una domanda che raramente viene rivolta alle mamme, e chi la pone, difficilmente ascolta con attenzione la risposta.
La risposta che la mamma di un neonato con reflusso potrebbe dare racconterebbe di una realtà fatta di stanchezza, demoralizzazione e a volte solitudine. Virginia Scirè, fondatrice di WearMe, Life Coach e mamma di una bambina con reflusso, ha voluto condividere la sua esperienza. Lo ha fatto con una lettera rivolta alle mamme che come lei vivono questa patologia nel webinar “Il reflusso nel neonato: mamma, non sei sola!”. Puoi ascoltare le sue parole qui!
Durante il webinar, le mamme presenti hanno voluto raccontare le loro storie ed emozioni e da queste condivisioni, è nato un progetto. Un (per)corso dedicato per aiutarle nella quotidianità, con i consigli pratici di professionisti del materno-infantile, ma anche un luogo sicuro in cui poter confrontarsi.
Trovi il (per)corso “Il reflusso nel neonato” nella WearMe Academy
ACCEDI AL (PER)CORSO