Cosa fa l'ostetrica? Ti presentiamo la nostra

E se fosse quello dell’Ostetrica il lavoro più antico del mondo?

Della serie “E’ nato prima l’uovo o la gallina” qualche tempo fa si scherzava con alcune colleghe sul fatto che forse anche quello dell’ostetrica è il lavoro più antico del mondo.
Goliardicamente e divertendoci con alcuni buffi parallelismi ci dicevamo che, da quando ci sono donne che partoriscono, probabilmente ci sono anche donne a sostegno di quel momento.
Seppur il titolo potrebbe trarvi in inganno, questo non è un articolo adatto a un pubblico adulto, ma anzi, parla senza troppi giri di parole di una professione tanto antica quanto ad oggi poco conosciuta, tanto presente storicamente, quanto talvolta sottovalutata:

la professione ostetrica

Cosa può fare un’ostetrica?
Le ostetriche, creature pseudo mitologiche associate nell’immaginario comune all’evento del parto, hanno sì competenze specifiche nell’ambito della nascita, ma non solamente! Immaginandoci in sottofondo la colonna sonora di Super Quark e la voce di Alberto Angela (che ce gusta più di Piero!): la sala parto non è il solo habitat naturale per le ostetriche, anzi, vagano tra noi indisturbate (più o meno!) ed è possibile, ormai, trovarle in diverse realtà lavorative e a svolgere diverse mansioni.

 

(Martina indossa Loto Radice)

Scherzi a parte, ebbene sì, il concetto è questo: la professione ostetrica è decisamente sfaccettata ed è pertanto possibile incontrare, consultare, farsi accompagnare da un’ostetrica in numerosissime fasi della vita della donna, della coppia, della famiglia.

Quali?

Per dirne alcuni gli ambiti di competenza sono: pubertà, sessualità, ciclicità, prevenzione oncologica, gravidanza fisiologica, travaglio e parto, salute pelvica, puerperio, allattamento, contraccezione, salute riproduttiva e preconcezionale, menopausa.

Dove lavorano le ostetriche?
Ci sono ostetriche che scelgono la strada della sanità pubblica e altre che scelgono la libera professione. E’ possibile quindi trovare ostetriche in consultorio, nelle degenze di ostetricia e ginecologia, certamente in sala parto, nei centri di procreazione medicalmente assistita, in ambulatori privati, in case maternità, in studi associati, in associazioni che si occupano di salute o di sostegno in ambito socio sanitario, culturale.. Insomma, tante possibilità, tanti ambiti di azione e di competenza. Ovvio, previa adeguata formazione.
Avere tanti possibili ambiti di competenza non significa che ogni ostetrica fa tutto, ma che, formandosi e acquisendo esperienza specifica l’ostetrica può seguire e apportare il contributo del suo approccio lavorativo in numerosissime fasi della vita delle donna.
Per questo motivo da questo mese abbiamo chiesto a Martina Sarti, Ostetrica Libera Professionista di iniziare a scrivere per noi, e oggi ve la presentiamo.

Ma quindi, più nel dettaglio, di cosa ti occupi tu, Martina?

Beh, ci tengo a dire che i principi cardine su cui sento basarsi la mia professione li ho trovati alla Scuola ElementaLe di Arte Ostetrica di Firenze e ancora più nello specifico nella professionalità e grande competenza dell’Ostetrica Verena Schmid, mia docente negli ultimi 2-3 anni. Grazie a lei e agli studi conseguiti sento di aver fatto mio l’approccio salutofisiologico che consiste nel considerare la donna a 360 gradi.
Tale approccio consente, all’interno dei percorsi assistenziali, di osservare la donna quanto più nella sua totalità: corpo, salute, storia personale, vissuto, bambini se ci sono (già fuori o dentro all’utero che siano!), abitudini, contesto sociale, necessità, risorse, strategie.. Questo modo di essere ostetrica mi permette di avvicinarmi ad una visione quanto più possibile circolare della donna, di lavorare nel tentativo di potenziare le risorse di ognuna, di favorire la salute in modo personalizzato, di accompagnare nei percorsi affinché le donne, coppie, famiglie possano entrare in contatto con i loro veri bisogni e competenze.

Grazie al mio percorso, oggi riesco ad occuparmi di diversi momenti della vita della donna:

  • seguo le donne che cercano una gravidanza o che hanno necessità di lavorare sulla loro salute ciclica
  • seguo in autonomia le gravidanze fisiologiche o quelle non fisiologiche in percorsi integrati con altri professionisti
  • lavoro con tecniche naturali per il rivolgimento del podalico
  • assisto ai travagli e le nascite a domicilio
  • accompagno le donne nel dopo nascita con consulenze o percorsi di sostegno al puerperio e all’allattamento
  • mi occupo di portare in fascia
  • mi occupo di preparazione alla nascita attraverso corsi di gruppo o individuali
  • Ultimo ma non ultimo, talvolta scrivo.

(Martina indossa Loto Radice)

Cerco di divulgare informazioni, normalizzare la maternità e i suoi eventi,  sostenere le donne attraverso la rete che  online mi si è creata attorno! Quali sono i valori su cui senti si stia basando la tua professione? Credo in un’ostetricia che è si professione sanitaria, ma che riconosce in sé un valore sociale, umano, di sostegno.
Trovo imprescindibile la centralità della donna all’interno di ogni processo e il supporto a qualsiasi sua scelta. Credo nel percorso e nella continuità assistenziale, che tutte le stagioni della vita possono aver bisogno di cura e accompagnamento. Credo nella relazione che si crea tra ostetrica e donna, ostetrica e famiglia. Che sperimentare la fiducia reciproca può aiutare e facilitare i processi. Credo inoltre tantissimo nel potere del femminile e nella profonda connessione con la natura. Mi affascina la grandiosa capacità trasformativa, le risorse sempre nuove che le donne sanno attivare, il potenziale racchiuso in ognuna e che spesso, se trova il modo di esprimersi, sa creare meraviglie.

 

Martina Sarti

Professione Ostetrica

Qui trovate tutti i suoi riferimenti: 

https://www.ostetricamartinasarti.it/

@martinasarti__